Sul campanello ancora il tuo nome
e nella mia mente
l’ordine di somministrazione dei veleni
Duersil
Ramipril
Monuril
Catapresan
Silodosina
una sequenza interminabile
appiccicata al muro della cucina
i promemoria e i numeri d’emergenza spariti in fretta.
Forse è giunto il momento di chiedermi cosa rimane
al termine della notte
se non le mie mani tremanti al confine di quel tuo viso,
se non i miei occhi fragili a ricordare
tracce assenti del tempo
sui tuoi tendini come corde di violino.
Oppure rimane solo
la mia lingua
muta
attorcigliata ai pensieri
un dolore che non sa parlare
un cuore scarnificato a vivo.