Sbilanciamento
Le tue dita danzanti sul mio braccio
componevano in un codice morse
un messaggio criptato
da affidare alle onde dei miei palpiti
dopo che per anni hanno ragionato
sull’incavo stabilito da Dio
tra le tue labbra e il naso
su quell’abitudine del tuo mento
di svicolare sempre dalla mia memoria.
Pensavo di non riuscire più a vivere senza
lo stampo del tuo sguardo
come della salsedine il pescatore fa respiro
come adesso che il profilo dei monti
traccia il mio cardiogramma e mi fa viva.
Ma le cose cambiano e si allontanano
scivolano mutano
diventano trasparenti
un po’ come te
dopo che ho visto l’amore
lasciato seduto da un lato della panchina
non essere riamato.
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