Uno spazio sbranato
E’ ancora come il mare contro le scogliere
un rifrangersi controvento il mio viso
sull’impronta del tuo palmo
a cercare tra le pieghe
il punto esatto dove ci ritroveremo.
Ma non sarà né qui né là:
non dentro le tue mani
non dentro le mie rughe.
Forse resteremo due curve sfioranti
nel meravigliarsi di un qualcosa che accade
fulmineo
nel vociare del tempo.
Dove per un attimo il tempo è solo
uno spazio sbranato
che forza mellifluo le nostre serrature.